Fabrizio De André – La canzone di Marinella

questa di marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera

ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella

sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno d’un amore

ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta

bianco come la luna il suo cappello
come l’amore rosso il suo mantello

tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue l’aquilone

e c’era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli

c’era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani sui tuoi fianchi

furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi

che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle

dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume, chissà come, scivolavi

e lui che non ti volle creder morta
bussò cent’anni ancora alla tua porta

questa è la tua canzone, marinella
che sei volata in cielo su una stella

e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose

e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose

e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose
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